Incidente probatorio nel delitto di Garlasco: gli esiti chiave e i prossimi passi

L’incidente probatorio nel caso di Garlasco svela dettagli fondamentali che potrebbero cambiare le sorti del processo. La rigorosa analisi dei reperti, tra cui i contenitori di Fruttolo ritrovati nella cucina, potrebbe offrire nuove chiavi interpretative. Durante questa fase, i periti hanno anche esaminato sacchetti della spazzatura abbandonati sotto il lavandino, cercando tracce utili a chiarire ogni aspetto del delitto. Ora, si attende con attenzione il prosieguo delle indagini e le eventuali novità che emergeranno.

 incidente probatorio

L’incidente probatorio sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco ha portato alla luce esiti cruciali che ora indirizzano il corso delle indagini. Un’analisi meticolosa dei reperti, compresi i contenitori di Fruttolo ritrovati nella cucina, potrebbe rivoluzionare la ricostruzione del delitto.

Durante la nuova fase probatoria, i periti hanno estratto sacchetti della spazzatura abbandonati sotto il lavandino, contenenti fra l’altro “due vaschette vuote di Fruttolo, inserite una dentro l’altra” e altri resti alimentari. Analoghi reperti erano rimasti in archivio, sepolti fino ad oggi; l’esame del loro DNA e delle impronte potrebbe rivelare tracce determinanti.

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In particolare, si indaga su una possibile corrispondenza fra il DNA presente sui contenitori e quello di Andrea Sempio, indagato nell’inchiesta riaperta di recente. Se fosse confermato un match, ciò incrinerebbe la sua versione: secondo lui l’unico presente in casa era Marco Poggi, fratello della vittima.

Un dettaglio emerso: la presenza di due vaschette usate insieme suggerisce una colazione consumata in compagnia, non solo dalla vittima. Questa scoperta rafforza la tesi degli inquirenti. Tuttavia, resta da chiarire chi fosse presente in cucina il giorno del delitto.

Il legale difensivo ha mosso dubbi sulla conservazione dei reperti, paventando “contaminazioni” che potrebbero aver compromesso le analisi. Toccherà ai consulenti difensivi e ai Ris di Cagliari stabilire se la catena di custodia sia stata rispettata.

I prossimi passi riguardano l’elaborazione di una nuova ricostruzione tridimensionale della scena del crimine e approfondimenti scientifici su impronte digitali e tracce genetiche. Ai Ris spetta compito di capire con precisione dinamica e tempistica dell’omicidio, anche rispetto alle presenze sospette rilevate sulla scena.

L’incidente probatorio ha ridefinito i confini delle indagini: da un lato metterà alla prova la difesa, dall’altro potrebbe fornire elementi decisivi per ricostruire la verità dietro il delitto di Chiara Poggi. Ora, l’attenzione è puntata sui risultati delle nuove analisi scientifiche e sui prossimi sviluppi nella procedura giudiziaria.